Forse stavano girando un video i The Borderline quando la loro Lamborghini si è scontrata, causando la morte di un bimbo di 5 anni.
E’ avvenuto il 14 giugno 2023 vicino a Roma il tragico incidente in cui ha perso la vita un bambino di 5 anni, e in cui la madre e la sorella del piccolo sono rimaste ferite. L’auto della famiglia si è scontrata con una Lamborghini Urus, sulla quale c’era il gruppo di youtuber dei The Borderline, forse intenti a registrare uno dei loro video.
The Borderline: chi sono
I The Borderline sono un gruppo di cinque content creators, giovani ragazzi che si dedicano a registrare video da postare sulle diverse piattaforme social. Perlopiù, realizzano challenge, cioè sfide, talvolta anche assurde, come “24H sulla Ruota Panoramica senza scendere” o “L’ultimo che esce dal fango vince 500 euro”.
Il loro canale Youtube, creato a settembre del 2020, conta più di 600.000 iscritti e ha al suo interno video che raggiungono anche le 2 milioni di visualizzazioni. Sono presenti anche su Instagram e TikTok, dove sono seguiti rispettivamente da 88.000 e 261.600 utenti.
Sul web, si fanno chiamare con dei soprannomi, come Ciaffa, Leo e Dp, ma nella vita di tutti i giorni sono Matteo Di Pietro, Vito Loiacono, Marco Ciaffaroni, Giulia Giannandrea e Leonardo Golinelli.
L’incidente di Casal Palocco: stavano registrando un video?
Gli youtuber si trovavano su una Lamborghini Urus nel pomeriggio del 14 giugno 2023, quando, nei pressi di Acilia e Casal Palocco, sono stati coinvolti nello scontro con una Smart ForFour, alla cui guida c’era Elena, 29enne, mamma dei piccoli Manuel e Aurora Proietti, entrambi presenti nella vettura.
Il bambino, di soli 5 anni, ha perso la vita, mentre la piccola di 3 anni, ferita, è stata ricoverata all’ospedale Sant’Eugenio e poi al Bambin Gesù. Anche la madre ha riportato ferite.
Non si conoscono ancora bene le dinamiche del sinistro, sul quale sta indagando la polizia di Roma Capitale, ma è altamente probabile che i The Borderline stessero girando un video per il loro canale, una challenge molto simile a quella “Vivo 50H in TESLA” pubblicata 10 mesi fa, in cui annunciavano peraltro la volontà di realizzarne una in Lamborghini.
Le regole della folle sfida sono: non scendere dalla vettura per appena più di due giorni e realizzare tutta una serie di obiettivi prestabiliti. Il SUV impiegato per la loro “Vivo 50H in Lamborghini Urus” risulta noleggiato da un salone automobilistico di Roma ed era apparso in alcuni contenuti brevi registrati dal gruppo nei giorni precedenti all’incidente.
Chi era alla guida della Lamborghini e cosa rischia?
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, sarebbe stato accertato che al volante della Lamborghini Urus si trovasse Matteo Di Pietro. Il ragazzo, ventenne, sarebbe inoltre risultato positivo al test sui cannabinoidi.
Ora, è indagato per omicidio stradale e lesioni. Gli altri quattro ragazzi presenti con lui nella vettura, come riporta AGI, potrebbero essere accusati di concorso, se mai venisse accertato che stessero incitando in qualsiasi modo l’amico alla guida per realizzare il loro video.